Rispetto a tante discipline sportive, quelle che si praticano con il cavallo sono le uniche in cui al bambino viene chiesto non solo di imparare una tecnica, ma di relazionarsi con un essere vivente, un magnifico, sensibile e nobile essere vivente con il quale il bambino è chiamato a costruire un rapporto.
Si tratta, insomma, di un’attività formativa ma con una forte valenza educativa sotto tutti i punti di vista, non solo quella atletica. Convinti della valenza di quanto stiamo descrivendo, abbiamo pensato di introdurre all’interno delle nostre proposte educative, degli incontri presso un luogo che vanta un’esperienza decennale nell’accostare i bambini ai cavalli, con animali adeguati e con tanta passione, tramite figure altamente qualificate. Comunque persone che da anni divulgano attività ricreative tramite dialoghi, formazione, esercizi e pratica equestre.
Obiettivi
- Divertimento
- Gioco
- Emotività e sensibilizzazione
- Comunicazione
- Indipendenza
- Responsabilità
- Coordinazione
- Consapevolezza di sé e del proprio corpo e dell’altro
- Conoscenza e rispetto
La relazione con il cavallo
Insegnare al bambino a relazionarsi con il cavallo: sotto la supervisione di un adulto, al bimbo viene quindi chiesto di stabilire un rapporto con l’animale entrando nella sua casa, i box della scuderia, accarezzandolo.
La relazione passa anche attraverso la cura: portare a mano il cavallo lungo un circuito stabilito, pulirlo, spazzolarlo, dargli da mangiare.
Si tratta di fasi preliminari fondamentali che non vanno mai sottovalutate e rappresentano per il piccolo “cavallerizzo” il primo passo alla scoperta del cavallo.
Tempi e Durata
Il progetto è iniziato a maggio 2017, e prevede 5 incontri con frequenza settimanale: partenza ore 9.30 ritorno per le ore 11.45.
Dove
Presso l’associazione sportiva dilettantistica “Destriero Club” Via Valcamonica 25 – Limbiate –
Partecipanti
Il progetto è rivolto solo ai bambini più grandi (due anni) che possono iniziare a frequentare L’A.S.D. Destriero Club, relazionandosi con pony non più alti di un metro e quaranta. Questo perché i bimbi, essendo molto piccoli, non hanno ancora la struttura fisica atta a relazionarsi con un cavallo di maggiori dimensioni.





